Il 20.12.2012 è una data che sta entrando nelle coscienze collettive come una data alla quale vengono ascritti scenari di cataclismi a livello mondiale, distruzioni, immani sconvolgimenti ambientali, in due parole, la fine del mondo.

Le profezie di ogni epoca, soprattutto quella Maya, sono abbastanza unanimi e chiare nella definizione di quello che potrebbe accadere in questa fatidica data, così piena di simbologie numerologiche, che è il 20.12.2012.  E’ anche vero che i Profeti di tutti i tempi e di tutte le civiltà descrivevano i loro “viaggi” molto più in forma metoforica che non realistica, molto più in forma simbolica che non empirica.

Precessione degli equinozi, tempeste solari, inversione magnetica dei poli, tutti termini che sempre più stiamo ascoltando in questi mesi, quasi a voler dare un significato scientifico a quello che accadrà nel 2012. Non entrerò nel merito di queste tesi o antitesi di carattere scientifico, poichè non ho, e non pretendo di averne, alcuna cognizione in questa materia tanto vasta quanto complessa, che comunque presuppone studi di anni e anni e non certo di un vago “avere letto” o “sentito dire”.

Quello che mi interessa sottolineare qui e di cui si parla pochissimo, è che da poco più di un anno e mezzo prima dalla fatidica data, ed esattamente in Aprile 2011, Nettuno è entrato nel segno dei Pesci. Nettuno è il pianeta del profondo, dell’interiorità, della possibilità di elevazione spirituale e personale, che all’interno di in segno come quello dei Pesci, epoca in cui ancora ci troviamo prima del passaggio nell’Era dell’Aquario, che dovrebbe avvenire proprio nel 2012, ha una valenza simbolica e intrinseca non indifferente.

E’ come se tutto il cosmo, tutto l’universo si preparasse e desse a noi la possibilità di allinearci ad esso, di farci maggiormente sentire quanto siamo parte di un tutto e di tutta la natura esistente. 

A mio avviso non ci sarà una fine del mondo, nel senso stretto e catastrofico del termine, ma piuttosto un passaggio di livello di carattere prettamente energetico, che consisterà nella presa di coscienza e consapevolezza di quello che l’essere umano è, di quelle che sono le sue potenzialità “assopite” e “dimenticate”, di come risvegliarle e di come risvegliare noi stessi da questo lungo e inutile sonno.

Approfondiremo il tema, tanto vasto quanto interessante, nei prossimi articoli …. parola di Trudi !